| Ho letto solo la prima pagina, non so quel che si è detto nelle restanti due (anche se conoscendo il forum posso predictare le risposte di Chase, g_f e via dicendo). Premetto che NON SONO femminista, o meglio, sono dell'avviso che non esiste un sesso predominante/ più intelligente/ er mejo dell'artri, l'evoluzione del genere umano ha fatto sì che uomo e donna siano diversi sin dalle origini. Parlare della superiorità di un sesso rispetto all'altro è stupido ed infantile. Per quanto riguarda il femminicidio il discorso è un tantinello diverso, per femminicidio si intende un assassinio cruento nei confronti delle donne proprio perché donne, ovvero "donne" nella concezione arcaica, ignorante e "maschilista", donne intese come oggetto ed esseri inferiori, donne che nella concezione maschilista non sono altro che un'appendice maschile che deve ubbidire all'uomo. Il termine "femminicidio" viene applicato proprio in questi casi: omicidi nei confronti delle donne reputate esseri inferiori appartenenti all'uomo in questione. Non ho mai sentito usare questo termine nei casi in cui una donna viene uccisa in circostanze diverse da quelle descritte da me sopra. NON FRAINTENDETEMI COME AL SOLITO, in parte sono d'accordo sull'uso del termine in questione, è solo un termine cazzo, come genocidio, omicidio, infanticidio ecc, non sono altro che termini che riassumono in una sola parola il tipo di omicidio. Il discorso da fare è un altro: perché esiste il "femminicidio"? La risposta è semplice. Mettiamo che io sia fidanzata con un tipo, un giorno mi sveglio e l'uomo accanto a me mi incomincia a mettermi le mani addosso per ragioni del tutti irreali, per una gelosia idiota, perché magari la sera prima sono rientrata un pochino più tardi. Mettiamo che ogni telefonata che ricevo, ogni minuto in più che mi trattengo al lavoro fanno nascere nel mio "uomo" gelosie folli che sfociano sempre in pestaggi. Mettiamo che io un giorno mi sveglio e stanca di vedere i lividi sulla mia faccia decido che mi sono rotta il cazzo di subire tutto ciò e me ne vado via di casa. Mettiamo che l'uomo non si arrende al fatto che io sia un essere libero pienamente in grado di decidere con chi stare incomincia a perseguitarmi (stalking) e minacciarmi. Mettiamo che io vado dai carabinieri. Cosa succede a quel punto? Niente... il tipo si becca un'ordinanza restrittiva ma è comunque libero di rendermi la vita un inferno. Mettiamo che il tipo non si arrende all'idea che io l'abbia lasciato e pronuncia la terribile frase "o sei mia o di nessun'altro" e mi sgozza in un vicoletto buio mentre rientro dal lavoro... Purtroppo cose come queste accadono tutti i giorni e per sfortuna io stessa vengo da quella situazione perché mio padre era una di quelle merde. Il problema andrebbe risolto alle origini, lo stato deve capire che se io vado a denunciare uno stronzo perché mi massacra di botte un'ordinanza restrittiva je fa un baffo. Purtroppo c'è una brutta tendenza ad ignorare i problemi finché non scappa il morto, e dopo? Dopo NASCE UN'IMMENSA TROVATA PUBBLICITARIA CHE MI FA SALTARE I NERVI! Perché alla fine se ne parla solo perché fa audience e fa scalpore tra la gente, scalpore ed indignazione per quei 5 minuti dopo di che ognuno torna a sbattersene allegramente come ha sempre fatto. Ribadisco, per me un omicidio, un infanticidio o un femminicidio sono sempre un atto orrendo, che sia di un uomo, di una donna o di un bambino.
Per quanto riguarda le femministe.... dico solo che un sacco di idiote usano la parola "femminismo" per fare le cagne a destra e a manca.
Edited by -Stacy - 19/10/2013, 10:22 |
|