Climate Watch: crisi energetica, nucleare, ambiente e cazzate

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    CITAZIONE (prosciutto @ 26/8/2022, 23:26) 
    boh ok sì ci può stare, ma stavo parlando di un'altra cosa

    Ho capito che ti riferisci ai Briatore vari che si lamentano dei giovani che non vogliono farsi schiavizzare passandola come il fatto che non abbiano voglia. Sto dicendo che, se fosse declinata in maniera un po' diversa e ci fosse un fondo di onestà e buone intenzioni (che questi turpi esseri non possiedono), in fondo non sarebbe una affermazione del tutto sbagliata. Però ovviamente intendono tutt'altro. Vabbè.

    CITAZIONE (marcoasd @ 26/8/2022, 23:38) 
    Tra le altre cose l'apprendimento avviene in larga parte tramite la reiterazione, ciò presume che ci sia una certa continuità. Un lusso che non viene concesso.
    Se parliamo di investimento in educazione/conoscenza in Italia, è sicuramente (o quasi) un investimento a perdere. A meno che tu programmi di diventare uno speculatore, ma in quel caso devi avere anche altri prerequisti.

    Cordialmente dissento. Ovvio che ci voglia che di base tu sia una persona sveglia e che sappia vendersi, ma con sufficiente professionalità "mirata", si fa carriera anche in Italia. Studiare e voler imparare è importante, sempre.

    Siccome siamo off topic vorrei rientrare in topic: ma perché ancora qualcuno non ha pensato a infilare un tubo in culo a gf come alternativa a quando chiudono per manutenzione il nordstream? sono sicuro che l'output di gas possa fare concorrenza
     
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    CITAZIONE (CtW @ 27/8/2022, 00:29) 
    Cordialmente dissento. Ovvio che ci voglia che di base tu sia una persona sveglia e che sappia vendersi, ma con sufficiente professionalità "mirata", si fa carriera anche in Italia. Studiare e voler imparare è importante, sempre.

    Eh ma mira bene. Ci vuole una bella mira e probabilmente bisogna vedere anche cosa offre il posto in cui vivi.
    A quel punto si fa prima a risolvere con un bell'aeroplanino a prescindere, specialmente se il piano include un trasferimento in un'altra città tanto vale prendere la palla al balzo.
    Statisticamente ho visto cavarsela solo chi ha imbroccato la scelta dell'università, qualcosa vorrà dire. Non si può far passare tutti per svogliati o scemi.
     
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    Certo che devono essere messe insieme un po' di cose e non ne basta una sola, ma non credo la gente sia solo svogliata. Perlopiù è rassegnata, ma solo perché la narrativa è quello di uno stato in cui l'obiettivo è fare il minimo possibile "tanto vabbè sticazzi non cambia niente lo stesso".

    Non penso di vivere nell'hub economico migliore in Italia, ho un'esperienza universitaria abbastanza triste e mi son spostato 17km andando a vivere da solo. La carriera mi va bene, ma perché mi sono dato da fare per costruirla in un certo modo con scelte che avessero un senso, e onestamente ho visto che per le persone che conosco che fanno scelte buone il risultato rimane il medesimo. È questo che sto cercando di passare come messaggio... La situazione fa abbastanza schifo ma anche perché ci piace lamentarci e non fare un cazzo per cambiarla - e non parlo di te, parlo della mentalità italiana in generale, che per fortuna non hanno tutti tutti.
     
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    CITAZIONE (CtW @ 27/8/2022, 00:29) 
    ma perché ancora qualcuno non ha pensato a infilare un tubo in culo a gf come alternativa a quando chiudono per manutenzione il nordstream? sono sicuro che l'output di gas possa fare concorrenza

    tu sei quello che era salito sul letto, si era messo a carponi e aveva scorreggiato con soddisfazione verso di me, me lo ricordo bene
     
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    interessante, non conoscevo questa parte della lore
    cmq quando scorreggiasti nella direzione generale verso cui avevi rivolto il culo c'eravamo sia io che valentina quindi questo fa di te un face farter misogino


    in ogni caso sei canonically una testadiazzo
     
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    CITAZIONE (CtW @ 27/8/2022, 00:58) 
    Certo che devono essere messe insieme un po' di cose e non ne basta una sola, ma non credo la gente sia solo svogliata. Perlopiù è rassegnata, ma solo perché la narrativa è quello di uno stato in cui l'obiettivo è fare il minimo possibile "tanto vabbè sticazzi non cambia niente lo stesso".

    Non penso di vivere nell'hub economico migliore in Italia, ho un'esperienza universitaria abbastanza triste e mi son spostato 17km andando a vivere da solo. La carriera mi va bene, ma perché mi sono dato da fare per costruirla in un certo modo con scelte che avessero un senso, e onestamente ho visto che per le persone che conosco che fanno scelte buone il risultato rimane il medesimo. È questo che sto cercando di passare come messaggio... La situazione fa abbastanza schifo ma anche perché ci piace lamentarci e non fare un cazzo per cambiarla - e non parlo di te, parlo della mentalità italiana in generale, che per fortuna non hanno tutti tutti.

    Il problema è che questo è il classico discorso che, letto nella superficie, ti fa fare pure bella figura perché dici cose sicuramente vere sia per quanto riguarda l'esperienza pratica di vita che per quanto riguarda il comportamento degli italiani (e hai addirittura la cura di concedere elegantemente il beneficio del dubbio nei confronti del lettore, cioè me). Purtroppo, con una lettura più critica emergono delle problematiche non da poco.

    La prima: bisognerebbe specificare bene cosa intendi per "mi va bene", che già così è una cosa squisitamente soggettiva.
    Mi hai fatto ricordare una conversazione avuta con un amico di un amico (per quel che vale la parola amico nella nostra società, ovviamente, ci tengo a precisare): laureato in psicologia, forse addirittura laurea specialistica, si mangia le mani perché qualche tempo prima aveva lasciato un posto di lavoro con un buono stipendio.
    Scopro che il "buono stipendio" era di 1200€ al mese.
    La settimana successiva il tipo in questione, ormai vicino ai 30 anni immagino, si presenta reduce da una bella sbornia.
    Questo è il concetto: ho preso una laurea per guadagnare un millino, progetti zero, famiglia/figli zero, ho quasi 30 anni e le prendo secche, non ho nulla ma sono contento così. Proprio ieri parlavo di persone forti e persone deboli...
    Mio nonno a 25 anni stava facendo il militare e venne richiamato a casa (in uno dei tanti paesini in giro per l'Italia in cui gli abitanti dormivano con la chiave nella toppa, per capirci meglio) perché era diventato capofamiglia, i calcoli falli tu. Ne avrebbe mangiati a morsi almeno sei o sette di cosi in quel modo.

    Proprio qui arriviamo alla seconda problematica: quando ti guardi intorno e vedi persone forti puoi provare a cambiare la situazione perché credi di poter vincere. Accanto a me vedo persone di una debolezza disarmante, (soprattutto per quello che riguarda il valore che danno ai legami con la loro comunità) abbi pazienza. Con questi non vinci un cazzo, c'è solo da fare figuracce e da farsi mettere sotto da chiunque: non vedo dignità, non vedo valori, idee zero.
    Alla fine, soprattutto grazie ai risparmi di famiglia, una vita a parametro zero è quasi alla portata di tutti. Ma siamo uomini adulti o no?

    Ormai mi sono esposto: scommetto che questo autunno/inverno ci sarà un'altra occasione per dimostrare di essere uomini. Ho scommesso anche sull'esito e vincerò a mani bassissime, la scorsa volta (Covid) abbiamo avuto addirittura paura ad uscire di casa. "Se sei bravo ad anticipare il comportamento umano, non ci sarà nessuna chance."

    Quasi dimenticavo il terzo elemento critico: se il "buono stipendio frutto di un buon percorso fatto di studio, miglioramenti e bla bla bla" equivale a 1200€, quelli che non riescono a farlo meritano di morire di fame?
    Senza contare che ormai in Italia è un credo abbastanza diffuso il considerare inutili i laureati. Sembra che servano solo schiavetti pronti a fare manovalanza per 800 euro al mese.
    Sai che bello entrare in una scuola e trovare dei clown, è un'immagine abbastanza futuribile ammesso e non concesso che la scuola in presenza sopravviva.

    Edited by marcoasd - 27/8/2022, 17:24
     
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    faccio un lavoro che mi piace e che mi insegna molto, in cui posso fare la differenza, mi permette di girare il mondo viaggiando circa una volta al mese e con uno stipendio che mi permette di non preoccuparmi - credo la mia situazione sia obiettivamente buona, e ancora con margini di miglioramento.

    se sei una persona centrata (non serve essere "forti", che poi che vuol dire) che ha un obiettivo e sa farsi un piano per raggiungerlo, la situazione per te la cambi da solo a prescindere da chi ti circonda, al meglio delle tue possibilità. insieme si potrebbe fare di più ed è vero, ma se non succede pace, ti rimbocchi le maniche "nel modo giusto" e col tempo perlomeno migliori la tua situazione. per intenderci, se arrivi dalla povertà più assoluta, per me 1200€ al mese sono un target realistico come primo step per trovare stabilità, non sono da denigrare.

    posto questo, il discorso che paragona la situazione della generazione corrente con quella di tuo nonno non trova obiettivamente luogo ed è, passami la definizione, acchiappaconsensi. è un discorso un po' motivazionale come i video di zyzz su YouTube e va bene per fomentarsi, ma tuo nonno viveva in tempi di boom economico, il suo competitor più acerrimo non poteva intaccare la sua customer base per puri limiti di distanza e trasporti quindi non era manco definibile tale, e più naturalmente la ricchezza era concentrata sui giovani proprio perché divenivano i capifamiglia in giovane età. non è questione di essere "forte" o "debole": i giovani non hanno obiettivamente le stesse condizioni al contorno dei loro genitori, figurati dei loro nonni. se ora decidi di vendere un prodotto (o te stesso come lavoratore), devi competere su un mercato globale; l'economia piange da trent'anni per sopraggiunta crescita economica di chi ha ben più risorse (numero di persone e materie prime) del bel Paese; comprare una casa che prima richiedeva 5-10 anni di mutuo ora ne richiede 40, e i giovani non hanno nemmeno le risorse ormai in mano ai loro genitori per aiutarsi in questo senso. non è che sei forte se vinci a pugni contro Gigino Manfredi e sei debole se ti metto davanti Floyd Mayweather e ti ammazza con un cazzotto.

    il problema è evidente. quello che sto comunicando è che purtroppo questo, invece di portare le persone comunque a volerci provare a cambiare le cose, ha condotto ad una stagnazione totale dove il minimo indispensabile è accettabile, e pace e bene, quando in realtà le possibilità ci sono ancora per chi eccelle e sa scegliere cosa fare.

    piccolo corollario del mio pensiero è che checché tu ne pensi, l'europeismo (vero) è l'unica strada per questo paese per sperare di farcela. senza l'eurozona e l'euro, nella crisi successiva al tracollo del 2008 saremmo rimasti schiacciati ancorpiù che nel mercoledì nero del '92, e questo è evidente a chi conosca bene l'economia di quel periodo. il problema è che un piano per fare dell'Europa un'Europa vera e coesa non esiste, quindi al massimo al momento si galleggia.
     
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    CITAZIONE (CtW @ 28/8/2022, 10:53) 
    se sei una persona centrata (non serve essere "forti", che poi che vuol dire) che ha un obiettivo e sa farsi un piano per raggiungerlo, la situazione per te la cambi da solo a prescindere da chi ti circonda, al meglio delle tue possibilità. insieme si potrebbe fare di più ed è vero, ma se non succede pace, ti rimbocchi le maniche "nel modo giusto" e col tempo perlomeno migliori la tua situazione. per intenderci, se arrivi dalla povertà più assoluta, per me 1200€ al mese sono un target realistico come primo step per trovare stabilità, non sono da denigrare.

    il problema è evidente. quello che sto comunicando è che purtroppo questo, invece di portare le persone comunque a volerci provare a cambiare le cose, ha condotto ad una stagnazione totale dove il minimo indispensabile è accettabile, e pace e bene, quando in realtà le possibilità ci sono ancora per chi eccelle e sa scegliere cosa fare.

    al massimo al momento si galleggia.

    Potrei farti mille esempi di cosa sia un uomo forte e uno debole, il minimo comun denominatore è che l'Homo Economicus (che abbonda nella nostra generazione ed è abbondantemente rappresentato in questo thread) è estremamente debole in tutte le aree. La cosa più esilarante è che è debole pure nell'unica sfera in cui dovrebbe eccellere, cioè quella economica. Comunque entro la fine di questo post avrai ben chiaro cosa intendo, in caso contrario ci rinunciamo.
    In buona sostanza vi occupate di finanza e sopravvivenza, proprio come hai detto nel finale il vostro obiettivo è galleggiare e salvarvi individualmente mentre i padroni vi mettono di fronte al rischio di perdere tutto: in primis i bisogni primari come il lavoro, la famiglia e la casa.
    Dal punto di vista economico puoi pure spiegarmi come mai ti senti costretto a sottoporti a tali ricatti, io invece di avere alle spalle studi in economia ho degli studi umanistici e vedo la mia esistenza in modo diverso.
    Purtroppo mi rendo conto che, in un contesto così corrotto negli ideali, aver studiato economia e finanza mi avrebbe aiutato a salvarmi individualmente e diciamo pure che me ne sto già occupando, visto che più prima che poi dovrò farci i conti. Così potrò rafforzarmi anche nella sfera economica.
    In buona sostanza credo di essere nato in dei tempi molto belli e non nascondo di essere nato debole, la differenza è che verso i 15 anni ho capito la necessità di diventare forte per poter rimanere un uomo libero.
    Come penso di aver detto in altre occasioni ho uno stile di vita diametralmente opposto dal vostro, tanto per dirne una è molto probabile che ovunque vada sia l'unico individuo senza lo smartphone anche se non avrei problemi a comprare quello che voglio. Ho deciso di vivere così e non me lo toglie di testa nessuno.

    Bèh "stabilità" puntando ad arrivare, un giorno, a 1200€... buona fortuna davvero. Con figli? Se i capi ti dicono che l'inflazione è transitoria e stiamo bene così e poi invece ti dicono che si sono sbagliati, che succede?
    Ti ho detto che spero di ottenere l'abilitazione all'insegnamento, si deduce che mi serve qualcuno che faccia dei figli! Per non parlare del fatto che la competitività funziona anche al contrario: se offri 1200€ a uno che ha delle lauree in mano, quel qualcuno (posto che abbia un quarto di cervello) prima o dopo (compatibilmente con le varie situazioni personali) due conti se li fa e ti saluta. Fossero tutti come me, sono convinto che prima o dopo i clown nelle scuole li vedresti davvero! Ma forse non ti interessa, alla fine i figli non li fa più nessuno.
    Dai altre valutazioni soggettive che dipendono dalla tua scala valoriale, la quale non mi sembra neanche troppo consapevole.
    Il mainstream ha inculcato (oltre che gli ideali pseudo calvinisti del capitalismo, come fa notare dalla regia Max Weber) l'idea che girare il mondo sia una cosa positiva (€rasmus, l'occasione per prendere tante sbornie).
    Andare in giro per il mondo ha un valore neutro in quanto crea molte problematiche. Dico che sarebbe addirittura un disvalore nel momento in cui questa fosse una cosa imposta in un qualche modo.
    Certamente mio nonno viveva in tempi diversi ma occhio, io non sono un giovincello come voi e lui è già morto da un po'... si è fatto un gran culo per garantire un futuro certo ai suoi figli, oltre che se stesso ovviamente, e c'è riuscito. Parlava italiano e non buttava parole inglesi inutili qui e lì, tra l'altro. Un uomo radicato nel suo territorio, che amava la sua comunità (che lo amava altrettanto), senza vizi, con degli affetti stabili e con un lavoro stabile. Ora, più chiaro di così non so come spiegarlo. Il fatto che fisicamente fosse una bestia e ci avrebbe lanciato tutti sul tetto di casa sua è un elemento, ma c'entra poco. Magari non era forte culturalmente, ecco, ma compensava bene e al tempo le persone pensavano a star bene e non a mettere le foto da bello sui social o a spararsi le pose su internet in generale (magari cercando di fingersi il Warren Buffett della situazione).
    Sicuramente non implorava delle entità sovranazionali perché gli salvassero il culetto, lui e i suoi compaesani si sono rimboccati le maniche facendo dei sacrifici e se qualcuno avesse provato a mettergli il bastone tra le ruote loro avrebbero fatto del loro meglio per farlo finire in pasto ai maiali.
    Volevano raggiungere i fini sopra descritti e per raggiungerli hanno deciso di contare più su loro stessi che su terzi.

    Rispondi semplicemente a questa domanda: come potrebbero "cambiare le cose" e come potrebbe "miliorare la situazione" seguendo il tuo paradigma per cui io dovrei vendere qualcosa, mettiamo dei prodotti, competendo sul prezzo con dei lavoratori del Bangladesh (o altro posto) in cui i lavoratori sono sfruttati in modo vergognoso? Evidentemente devo sfruttare qualcuno, o farmi sfruttare.
    Insomma, qualcuno deve rimetterci di brutto. Vuol dire semplicemente che i lavoratori devono rinunciare a tutti i diritti acquisiti. E questo si rispecchia nel tuo pensiero "per chi eccelle c'è ancora possibilità", ok, poniamo il caso limite: cosa succede uando tutti (o buona parte) eccellono? C'è la legge del mercato, quindi... si salvano solo i primi tre su cento. Riflettori puntati su chi vince e gli altri a mangiare rane e ratti, proprio come nel sistema ghetto-NBA.
    Pensi di eccellere così tanto, tu? Lo farai oggi, domani e nei secoli dei secoli? Quale sarà la tua pena quando non riuscirai più a farlo (posto che tu stia eccellendo)? Tuo figlio cosa mangia?
    Non a caso, a conti fatti, stai supplicando l'€uropa per "galleggiare". Un conto è una sana competizione, o avere un sistema in cui lo Stato delega agli imprenditori l'incombenza di creare i posti di lavoro (cosa a cui, ripeto, non sono contrario a prescindere), un altro è ridurre in schiavitù la maggior parte del mondo.
     
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    i casi sono due: mi sono espresso male io, o non hai capito niente del mio post.

    Edit: ho riletto il mio post e il tuo. Voto per la seconda. Rileggi anche tu, ma senza assumere di stereotipare la persona che hai davanti che non conosci minimamente, dato che non ci hai preso su niente lol

    la risposta al tuo quesito in realtà è concettualmente semplice, la ricchezza la crei con cultura e progresso, che portano me a vivere con il bagno e l'acqua calda in casa dacché mio nonno andava in bagno in giardino. per entrambe servono le intuizioni di quelle persone che il talento lo hanno e che devono dunque impegnarsi.
     
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    CITAZIONE (CtW @ 28/8/2022, 15:36) 
    i casi sono due: mi sono espresso male io, o non hai capito niente del mio post.

    Edit: ho riletto il mio post e il tuo. Voto per la seconda. Rileggi anche tu, ma senza assumere di stereotipare la persona che hai davanti che non conosci minimamente, dato che non ci hai preso su niente lol

    la risposta al tuo quesito in realtà è concettualmente semplice, la ricchezza la crei con cultura e progresso, che portano me a vivere con il bagno e l'acqua calda in casa dacché mio nonno andava in bagno in giardino. per entrambe servono le intuizioni di quelle persone che il talento lo hanno e che devono dunque impegnarsi.

    Ho capito molto bene chi ho davanti, invece. Uno di quelli che tra un mesetto votano per il PD e il giorno dopo si svegliano doloranti... e io godo come un matto! E lo votano convinti, anche perché votare un qualsiasi partito per esclusione sarebbe sempre una scelta rispettabile dal momento che non esistono scelte salvifiche o giuste.
    Ripeto: uno dei tanti che si è fatto convincere che 1000€ al mese sono anche troppi senza rendersi conto che quello è il vero arrendersi. Infatti la cosa si può concludere dicendo che tu starai bene qui a 1000€ al mese e io starò meglio altrove. Come ho detto prima: la competitività funziona in entrambe le direzioni, e magari il mondo è bello così.

    Se veramente il progresso e la cultura (sempre che ve ne sia) producessero sempre un miglioramento, non saresti molto meno ricco della generazione dei tuoi genitori. Bisogna vedere in che mani finisce la ricchezza, oggi la ricchezza sta tanto nel mondo della finanza e poco nel mondo reale.
    Mio nonno 95 anni di vita amato da tutti, mia nonna 93 e idem con patate. Buona fortuna anche solo ad arrivarci vicino e corri forte ragazzo, il capo ha fretta. La seduta è tolta anche con te.
     
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    ok, non vuoi seguire il consiglio. quindi te lo rispiego in modo più semplice.

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    Potrei farti mille esempi di cosa sia un uomo forte e uno debole, il minimo comun denominatore è che l'Homo Economicus (che abbonda nella nostra generazione ed è abbondantemente rappresentato in questo thread) è estremamente debole in tutte le aree. La cosa più esilarante è che è debole pure nell'unica sfera in cui dovrebbe eccellere, cioè quella economica. Comunque entro la fine di questo post avrai ben chiaro cosa intendo, in caso contrario ci rinunciamo.
    In buona sostanza vi occupate di finanza e sopravvivenza, proprio come hai detto nel finale il vostro obiettivo è galleggiare e salvarvi individualmente mentre i padroni vi mettono di fronte al rischio di perdere tutto: in primis i bisogni primari come il lavoro, la famiglia e la casa.
    Dal punto di vista economico puoi pure spiegarmi come mai ti senti costretto a sottoporti a tali ricatti, io invece di avere alle spalle studi in economia ho degli studi umanistici e vedo la mia esistenza in modo diverso.
    Purtroppo mi rendo conto che, in un contesto così corrotto negli ideali, aver studiato economia e finanza mi avrebbe aiutato a salvarmi individualmente e diciamo pure che me ne sto già occupando, visto che più prima che poi dovrò farci i conti. Così potrò rafforzarmi anche nella sfera economica.
    In buona sostanza credo di essere nato in dei tempi molto belli e non nascondo di essere nato debole, la differenza è che verso i 15 anni ho capito la necessità di diventare forte per poter rimanere un uomo libero.
    Come penso di aver detto in altre occasioni ho uno stile di vita diametralmente opposto dal vostro, tanto per dirne una è molto probabile che ovunque vada sia l'unico individuo senza lo smartphone anche se non avrei problemi a comprare quello che voglio. Ho deciso di vivere così e non me lo toglie di testa nessuno.

    il "voi" riservalo per chi conosci. non mi conosci. non mi occupo "di finanza", ho una formazione prettamente scientifica (fisica) e non economica, semplicemente ho studiato da me anche altro perché è importante sapere. per la cronaca, la vedo esattamente come te sugli smartphone e sui social network, per fare un paio di esempi.
    ho casa e auto di proprietà, ho estinto il mio mutuo quest'anno. nessuno mi sta ricattando e quando mi sarò scocciato di fare questo lavoro ne farò un altro senza troppi problemi. ho più volte avuto offerte che mi avrebbero permesso di migliorare la mia situazione economica, ma penso di avere ottime chances di crescita professionale in quel che faccio, e mi piace, e quindi mi sta bene.

    CITAZIONE
    per intenderci, se arrivi dalla povertà più assoluta, per me 1200€ al mese sono un target realistico come primo step per trovare stabilità, non sono da denigrare.

    CITAZIONE
    Bèh "stabilità" puntando ad arrivare, un giorno, a 1200€...

    ho scritto "se vieni dalla povertà assoluta, 1200€ vanno bene come primo step", non "il fine ultimo della tua carriera sono 1200 euro per il resto della tua vita". ti avevo detto di rileggere, no?
    globalmente credo che per un nucleo familiare che voglia cavarsela bene ne servano purtroppo molti di più, ovviamente. siamo in recessione e l'inflazione cresce, come dici. quello che sto dicendo è che l'importante è che vi sia un ascensore sociale e che permetta di migliorare la propria situazione economica con l'impegno. non dico che questo ascensore funzioni particolarmente bene, anzi, farei molte modifiche, ma più o meno c'è e andrebbe riconosciuto e provato a migliorare, invece di lamentarsene.

    CITAZIONE
    Andare in giro per il mondo ha un valore neutro in quanto crea molte problematiche. Dico che sarebbe addirittura un disvalore nel momento in cui questa fosse una cosa imposta in un qualche modo.

    per me ha un valore importante, perché mi permette di conoscere nuove culture e nuovi approcci alla vita, e capire il diverso. se per te la cultura non è importante, è ok, ma allora che hai preso due lauree a fare?

    CITAZIONE
    Certamente mio nonno viveva in tempi diversi ma occhio, io non sono un giovincello come voi

    se sei sensibilmente più vecchio del giovincello con cui stai parlando (31 anni) e ancora devi prendere l'abilitazione per lavorare, mi dispiace per te. ci credo che tu sia finito per avere questa visione così amara della vita.

    CITAZIONE
    Sicuramente non implorava delle entità sovranazionali perché gli salvassero il culetto, lui e i suoi compaesani si sono rimboccati le maniche facendo dei sacrifici e se qualcuno avesse provato a mettergli il bastone tra le ruote loro avrebbero fatto del loro meglio per farlo finire in pasto ai maiali.
    Volevano raggiungere i fini sopra descritti e per raggiungerli hanno deciso di contare più su loro stessi che su terzi.

    guarda che il concetto che sto dicendo io è esattamente il medesimo, possibile tu non lo capisca? all'italiano medio dico che invece di fare l'ignavo e accettare il minimo, dimostri di darsi da fare e metta impegno in quel che fa. va capito che ora non siamo più "mio nonno e i compaesani", ma in un mondo globalizzato, i tuoi compaesani sono i tuoi compari europei, che ti piacciano o no. scommetto che pure a tuo nonno tutti i suoi compaesani non stavano simpatici - eppure si collabora perché quello che una comunità può raggiungere è superiore a quanto un singolo possa raggiungere, ovviamente. ma è anche necessario che il singolo dia il suo contributo.

    CITAZIONE
    Rispondi semplicemente a questa domanda: come potrebbero "cambiare le cose" e come potrebbe "miliorare la situazione" seguendo il tuo paradigma per cui io dovrei vendere qualcosa, mettiamo dei prodotti, competendo sul prezzo con dei lavoratori del Bangladesh (o altro posto) in cui i lavoratori sono sfruttati in modo vergognoso? Evidentemente devo sfruttare qualcuno, o farmi sfruttare.

    no, c'è una terza via, quella in cui abbiamo una voce effettiva (e questo si può raggiungere solo tramite unità continentale, nello scacchiere geopolitico di oggi), e che si creino quelle norme che salvaguardino la produzione locale, per dissuadere il capitalismo più sfrenato.

    CITAZIONE
    Insomma, qualcuno deve rimetterci di brutto. Vuol dire semplicemente che i lavoratori devono rinunciare a tutti i diritti acquisiti. E questo si rispecchia nel tuo pensiero "per chi eccelle c'è ancora possibilità", ok, poniamo il caso limite: cosa succede uando tutti (o buona parte) eccellono? C'è la legge del mercato, quindi... si salvano solo i primi tre su cento. Riflettori puntati su chi vince e gli altri a mangiare rane e ratti, proprio come nel sistema ghetto-NBA.

    quando tutti eccellono (nel loro campo) abbiamo solo persone che risolvono i problemi e portano avanti la cultura e la ricchezza di tutti. ben venga. non è così, realisticamente, purtroppo.

    CITAZIONE
    Pensi di eccellere così tanto, tu? Lo farai oggi, domani e nei secoli dei secoli? Quale sarà la tua pena quando non riuscirai più a farlo (posto che tu stia eccellendo)? Tuo figlio cosa mangia?

    no, io me la cavo, per questo dico che ce la possono fare un po' tutti a patto che siano un attimo onesti con loro stessi e capiscano come strutturare una carriera efficace. l'unica cosa in cui sono bravo, fortunatamente, è imparare. e quindi onestamente sto abbastanza tranquillo sul futuro.

    CITAZIONE
    Non a caso, a conti fatti, stai supplicando l'€uropa per "galleggiare".

    è quello il problema, galleggiamo perché siamo ancora staterelli del cazzo che portano l'acqua al proprio mulino il più possibile e senza coesione, che si affacciano ad una guerra economica contro mega-nazioni. l'Italia dovrebbe smettere di pensare di dover "supplicare l'europa" ma dovrebbe considerarsi parte del motore dell'Europa stessa, che va nella stessa direzione. e forse, dopo anni e sforzi, saremo al livello di poter fare la voce grossa con gli altri stati che effettivamente controllano il mondo.

    CITAZIONE
    Un conto è una sana competizione, o avere un sistema in cui lo Stato delega agli imprenditori l'incombenza di creare i posti di lavoro (cosa a cui, ripeto, non sono contrario a prescindere), un altro è ridurre in schiavitù la maggior parte del mondo.

    sono d'accordo, il capitalismo, il neoliberismo e lo sfruttamento che ne derivano sono una montagna di merda.
    purtroppo credo che prima di cambiare questa situazione serva molto tempo, perché è una questione globale. vedremo.

    CITAZIONE
    Ho capito molto bene chi ho davanti, invece.

    nope

    CITAZIONE
    Uno di quelli che tra un mesetto votano per il PD e il giorno dopo si svegliano doloranti... e io godo come un matto! E lo votano convinti, anche perché votare un qualsiasi partito per esclusione sarebbe sempre una scelta rispettabile dal momento che non esistono scelte salvifiche o giuste.

    felicissimo di non aver mai votato pd, e nemmeno a questo giro succederà. perché dovrei votare un partito di cui non condivido nessuna delle politiche? è un partito di centrodestra lobbista brandizzato come partito centrista. non esattamente aderente al mio credo.

    CITAZIONE
    Ripeto: uno dei tanti che si è fatto convincere che 1000€ al mese sono anche troppi senza rendersi conto che quello è il vero arrendersi. Infatti la cosa si può concludere dicendo che tu starai bene qui a 1000€ al mese e io starò meglio altrove. Come ho detto prima: la competitività funziona in entrambe le direzioni, e magari il mondo è bello così.

    quando mai ho detto di guadagnare 1000€ al mese, scusami? lol

    CITAZIONE
    Se veramente il progresso e la cultura (sempre che ve ne sia) producessero sempre un miglioramento, non saresti molto meno ricco della generazione dei tuoi genitori. Bisogna vedere in che mani finisce la ricchezza, oggi la ricchezza sta tanto nel mondo della finanza e poco nel mondo reale.
    Mio nonno 95 anni di vita amato da tutti, mia nonna 93 e idem con patate. Buona fortuna anche solo ad arrivarci vicino e corri forte ragazzo, il capo ha fretta. La seduta è tolta anche con te.

    beh, io ho esposto un fatto, cioè che la ricchezza globale (PIL) cresce grazie al progresso, poi che sia distribuita di merda è purtroppo una realtà, ma dovuta al capitalismo, no? quello è un altro problema, purtroppo. seduta tolta o no, mi dispiace che tu non abbia voluto provare a capire quanto esposto, e avere una conversazione; in breve hai solo urlato e fatto propaganda, pensando di aver davanti una persona diametralmente opposta a quanto sia effettivamente. io purtroppo da te qui ho appreso solo di una persona che prova amarezza per la vita.
     
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    Benissimo, così mi piace molto di più! Rimane il fatto che siamo sempre agli "andrebbe", ai "dovremmo" e ai "non possiamo farci niente, dobbiamo proprio competere con l'operaio del *inserisci luogo*".
    La formazione che hai è comunque tecnica, e si vede. Platone credeva che i governanti dovessero essere filosofi.
    Il mio percorso è andato malino nel senso che non è stato coerente, ho sicuramente peccato in questo e ne ho pagato il prezzo (per l'insegnamento ci vuole una LM o una specialistica, semplicemente ho fatto la triennale e poi la LM seguente in due posti diversi e rimane il fatto che mi sono laureato due volte, con due tesi diverse, non festeggiando mai tra l'altro). Non ho l'abilitazione per l'insegnamento perché vivo in uno stato in cui i concorsi sono merce rara, oltre a contenere copiosi errori nelle domande sono talmente difficili che pure chi passa con 110 e lode può steccare (cioè non solo non vincitore ma neanche idoneo).
    Fine così? No, hanno pure tolto i TFA introdotti da Renzi. Mi tocca pure rimpiangere Renzi. In ogni caso non ti credere che ci siano tanti colleghi di ruolo alla mia età: non ho brillato ma sono in larga compagnia e nonstante tutto sono abbondantemente in corsa per fare una vita da perfetto schiavetto se solo ambissi a quello. Anzi, forse sono pure in pole position ma non ci ho fatto caso visto che non mi interessa..
    Quel lavoro, di insegnante, è il motivo per cui ho intrapreso questo percorso: mi piaceva tantissimo, come a te piace il tuo lavoro.
    Ho visto la scuola italiana da dentro lavoricchiandoci: metti pure in conto che c'erano tutte le pagliacciate anti-covid in atto, ma mi è venuto il mal di stomaco e non mi è ancora passato! C'è proprio da essere felici e contenti, guarda!
    Alla fine me la cavo in un paio di mestieri e trovo lavoro quando voglio, tuttavia anche questo non aiuta abbastanza: la parabola che hanno fatto gli stipendi, l'opposto del costo della vita. C'è proprio da essere felici e contenti, guarda! (E sono due). Sto lavorando e mi faccio anche il mazzo (non sono un perdigiorno), tutto sommato mi trovo pure bene... ma non va bene!
    Mi autorizzi a credere che gli errori che ho fatto non siano così penalmente rilevanti da poter pretendere un trattamento un po' più dignitoso? Almeno poter andare anche senza quella sorta di passaporto che ti rende straniero nella tua nazione, per esempio? O dici che è troppo?

    Visione amara della vita? Certamente, più capirai e più soffrirai - lo disse Schopenhauer, mica uno a caso. Ci sono tante cose che non vanno bene e tante disgrazie, ma mica solo quello... la vita non è affatto male altrimenti ci saremmo già fatti fuori in troppi.
    Ho una visione amara, quello sì, riguardo l'atteggiamento del popolo italiano, un popolo che ormai ha negato, oltre alla propria identità (e questo è gravissimo), larga parte del ciclo della vita: normalmente si nasce, si cresce, ci si riproduce e poi si muore.
    Qui si nasce e si muore, le altre due cose nel mezzo direi più no che sì.

    Secondo me hai una visione molto facile riguardo la globalizzazione, il nodo cruciale per cui non ci troviamo è questo. Hai una visione molto nitida di quanto cazzo sia grave la situazione ma scommetti che in qualche modo l'Europa ce la farà e che basti studiare un po'.
    In pratica è come aver fatto 1000 km in autostrada e poi fare incidente nel parcheggio davanti casa, vuoto.
    Il punto è che sono gli ideali che poi si traducono in comportamenti: certo che il contesto dei nonni è diverso ma sono diversi soprattutto gli ideali, per farla semplice dubito che mio nonno e i suoi compaesani avrebbero continuato a comprare roba online una volta capito che in questo modo si sarebbero trovati tutti sottomessi. La riprova ovviamente non c'è.
    Oggi un popolo con degli ideali sani si renderebbe il più indipendente possibile, che è esattamente il contrario di quello che è successo con le sanzioni alla Russia (premesso che tutto l'approccio alla questione energia in Italia non ha mai messo l'autosufficienza al primo posto).
    L'Italia ha ormai perso la sovranità monetaria da una ventina d'anni e con essa penso di poter dire anche quella politica. Tutto sta nel voler provare a recuperarla almeno in parte o meno.
    I nostri compari non sono gli europei ma i cittadini con meno diritti in assoluto a livello mondiale e questo non è accettabile. Anche se ti rimbocchi le maniche e ti impegni guadagnerai uno stipendio ridotto perché la tua paga dipende dal mercato del lavoro e non dal tuo valore effettivo.
    Se provi a fare il piccolo imprenditore al 99% ti sistemano per le feste.

    E poi ripeto: viaggiare per il mondo è bello ma fino a un certo punto. Se ti obbligano è un altro par di maniche.

    Rimane il concetto: te stai bene qui, io dico che si può fare molto meglio e di certo non lo faremo continuando sulla rotta tracciata dal '92 a oggi. Il mondo è bello perché è vario.
     
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    ctw però la cosa che il viaggio è positivo perché conosci le altre culture mi sa di minchiata, le culture le conosci e le studi se stai là interi mesi o anni a studiarle con metodo etnologico / antropologico, non se vai a fare la vacanza erasmus. Tra l'altro dipende sempre cosa intendi con "culture", visto che quelle occidentali sono tutto sommato tutte simili tra loro (e non solo quelle occidentali).

    Il viaggio è realmente hypato come "esperienza da fare", quando un'esperienza egualmente simile o arricchente sarebbe visitare città o paesini limitrofi, ma quello non è abbastanza cool.
     
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    anche a me "viaggiare per viaggiare" non è mai sembrato un grande valore. viaggiare perché voglio cambiare nazione perché provo un sentimento di malessere permanente a vivere in italia, quello certo. però non direi che dai viaggi che ho fatto io mi sia portato dietro chissà cosa. sto bene a casa mia e se voglio conoscere altre persone e culture mi sta benissimo farlo sul web; le "vacanze" di chi usa la sua settimana di ferie per correre in diecimila posti mi sanno di fatica inutile e non ci trovo davvero nessun "arricchimento". ma a ognuno il suo, c'è chi se non vede un posto nuovo ogni mese si sente male e buon per lui se riesce a soddisfare questo bisogno.

    cTW è il peggior turbocapitalista che si sia mai visto da queste parti e ormai lo sappiamo tutti da vent'anni, l'unico che non lo ha ancora capito è mewtwo13 che lo crede karl marx alla seconda venuta.

    in ogni caso non c'è nessuna questione di tempo belli, ma neanche di malvagità.
    il problema è la mancanza di cooperazione in presenza di incentivi.

    questi che fate problemi dell'italia sono problemi di tutto il mondo. certo il rapporto tra stipendi e costo della vita qui è ridicolo per un paese sviluppato, ma la sensazione è che le persone "che non arrivano alla fine del mese" spendano davvero una barca di soldi che non si capisce bene dove vadano a finire (pure dopo aver conteggiato affitti/mutui). vivendo da solo questo mese ho speso poco più di 200 €, e sono anche uscito a mangiare un paio di volte. zexion aveva scritto qualche mese fa che con 2.5k/mese non si vive. ma neanche a milano eh, a bari.

    la verità è che gli altri soldi io non saprei neanche bene come spenderli. di lavoro ne avrei quanto ne voglio ma non ne accetto perché mi godo la vita da dio con il mio tempo libero. e parte di questo è dedicato ad aiutare gli altri, assolutamente. una delle scelte migliori che ho fatto.

    sulla questione dei bambini, è lo stesso in tutti i paesi sviluppati. ma c'entrano poco i soldi, altrimenti non si spiega come le persone che fanno più figli siano le più povere (in ogni società del mondo: d'altronde erano i proletari quelli che come unico bene possedevano la prole...), c'entra probabilmente invece quanto le persone ritengano che sia alto il costo di un figlio, o probabilmente qualche altro fattore ancora: in germania è bastato aumentare il numero di asili nido per aumentare il numero di nascite. segno che i genitori non avevano veramente problemi di denaro, ma di dove depositare i piccoli quando andavano a lavoro.


    detto questo, a capire perché il sistema sia fottuto ci ho dedicato anni, quand'ero più giovane. ho scoperto di recente di non essere stato il primo a fare queste considerazioni e ho trovato alcuni testi sull'argomento scritti da razionalisti.

    come detto, il problema sono gli incentivi in un mondo in cui la cooperazione è imperfetta (anzi, è scarsa). non serve invocare nessuna altra ipotesi sull'intelligenza o la bontà delle persone.

    ci sono diversi esempi paradossali, come mettere all'asta un biglietto da 20 €, con la condizione che il biglietto sia pagato, oltre che da chi vince l'asta, dall'ultimo offerente che ha perso l'asta: metti che A offra 1 €, B rilancia a 2 €... e così via, fino a quando magari B offre esattamente 20 € per superare l'offerta di 19 € di A. a questo punto la cosa più razionale da fare per A è offrire 21 €, perché in questo modo perde solo 1 € anziché 19... ma B poi farebbe lo stesso ragionamento, e rilancerebbe. è chiaro che i due astanti potrebbero mettersi d'accordo per far vincere A con un'offerta iniziale di 1 € e poi spartirsi i 19 € di guadagno, ma questo richiede che B si fidi di A.

    ogni sistema economico rischia naturalmente di incepparsi nella "trappola malthusiana" di consumare tutte le risorse a fronte di una "torta economica" che non cresce, e che va spartita in sempre più fette: e le prime cose ad essere spazzate via sono le più fragili davanti alla selezione naturale, la bontà, l'altruismo, il divertimento... tutto ciò a cui diamo valore come esseri umani. ciò che resta alla fine è il cannibalismo: e tutto questo guidato dai principi di ottimizzazione ed efficienza (in questo caso riproduttiva) tipici della selezione naturale.

    mettiamo che ci sia un imprenditore buono e con fermi valori morali che vuole pagare di più i suoi dipendenti. mettiamo che il settore in cui opera sia ottimizzato per funzionare al massimo dell'efficienza. se usa i proventi per pagare un po' di più i dipendenti, le aziende concorrenti che reinvestono nel prodotto lo superano. l'azienda dell'imprenditore buono chiude, e non potrà più pagare ai dipendenti neanche un centesimo. trappola malthusiana.

    ottimizzazione ed efficienza ma, attenzione, in un ambiente non cooperativo.
    uno in cui le risorse non sono allocate nell'interesse di tutti.
    perché l'interesse del singolo è sempre più forte.

    un lago ospita 1000 vasche per la piscicoltura. a pieno regime, ciascun allevamento rende al proprietario 1000 €. ciascun allevamento produce anche un inquinamento tale da ridurre di 1 € la produttività di tutti gli allevamenti del lago. tutti si ritrovano un allevamento a rendita 0: si riuniscono e decidono quindi di acquistare un depuratore. ciascun allevamento attiva il depuratore per un costo di 300 €, tutti guadagnano 700 €.
    questo finché un losco individuo di nome marcio martinelli decide di spegnere il suo depuratore. la sua rendita è di 999 €, quella di tutti gli altri scende a 699 €. tutti spengono il depuratore. siamo di nuovo alla situazione di partenza.

    l'economia è la scienza che si occupa di studiare le decisioni migliori quando le risorse sono scarse, e nella pratica porta alla luce questo tipo di paradossi nel mondo reale (al fine di suggerire soluzioni politiche: se accendere o no il depuratore non è più una decisione che spetta al singolo allevatore, ma un obbligo imposto). sarebbe utile se tutti ne studiassero un po' e di fatta per bene.

    mettiamo che il malvagio ultracapitalista marcio martinelli abbia di recente scoperto che 5 miliardi di 36 della finanziaria vengono ridestinati al reddito di cittadinanza. questa cosa lo fa infuriare e sicuramente voterà per un partito a favore dell'abolizione di tale reddito. eppure il rdc ha avuto una interessante funzione di ristrutturazione del tessuto economico del paese, in questi anni: i lavoratori hanno l'opzione di non farsi necessariamente schiavizzare in lavori con orari disumani, finendo per prendere uno stipendio da fame. gli imprenditori che sono interessati ad assumere devono ora privarsi di una parte più consistente dei loro profitti, e quindi garantire stipendi migliori, o condizioni di lavoro meno usuranti, perché il lavoratore ha l'opportunità alternativa di stare a casa e percepire il rdc.

    la finanza è una cosa diversa, ma anche quella direi che non è di per sé malvagia: è una branca della matematica che ti dice che se investi i tuoi soldi in un certo modo anziché metterli sotto il materasso, aiuti delle aziende a crescere. ora c'è gente che ci marcia e racconta di tutto per acchiappare like e visualizzazioni sui social, ma a parte questo, se reinvesti i soldi nelle aziende le aziende cresceranno e la famosa torta economica di cui precedentemente detto diventa più grande per tutti: italiani popolo di risparmiatori - non di investitori - e se stagnamo lo dobbiamo anche a questo fondamentale errore di percezione per cui investire è incredibilmente pericoloso e si rischia di perdere tutto.
     
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