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In the sky there is no distinction of east and west; people create distinctions out of their own minds and then believe them to be true.
--Buddha. -
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ci mancava solo il biologo del cazzo che ha passato 5 anni a studiare come si suddividono piante, animali e microbi e ora viene a dirci tramite raffinate citazioni che le distinzioni sono stupide . -
Wè (!).
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rotation . -
..
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Wè (!).
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wrong topic . -
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ohshit . -
XellØs.
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dipende, per suonare davvero tutto tutto tutto ci vuole almeno anche un po' di studio più di stampo classico
chi suona jazz di solito ha l'orecchio molto più "allenato" e sa improvvisare, ma spesso in uno studio >unicamente< jazz viene trascurata la lettura, o quantomeno la si ha a livelli abbastanza minimi: quindi se a un jazzista abituato a tirare giù cose ad orecchio viene data una parte da leggere particolarmente complessa (es. canzoni con obbligati con una ritmica ostica), può avere parecchi problemi a suonarla. chi ha uno studio unicamente di stampo classico, invece, di solito se la cava nella lettura e ha spesso anche una migliore tecnica, ma rispetto ad un jazzista non è assolutamente in grado di improvvisare allo stesso modo (anzi, molti non sanno improvvisare per niente) e ha un orecchio parecchio meno strong (a parte chi ha già l'orecchio assoluto di suo, vbb)
source: suono piano jazz e questa settimana parto a perugia per fare un clinic di due settimane con l'università jazz della berklee #goml
Semplicemente puoi suonare tutto se VERAMENTE sai suonare tutto (vedi Marco Minneman); dipende dall'approccio con lo strumento che hai e dalla tua visione/conoscenza globale della musica + anni di pratica... Conosco batteristi che suonano da 6 anni e considerano difficili le canzoni dei Muse o dei RHCP per il semplice fatto che sconoscono musica più complicata di quella
Il discorso lettura è un'altra cosa, per me è veramente poco importante: non ho mai imparato a leggere decentemente, avrò preso sì e no 10 lezioni di chitarra. Ma parlo appunto di chitarra, oggi come oggi con le tablature viaggi tranquillamente senza aver bisogno di aver solfeggiato tutta la vita xD Generalmente devo concordare sul fatto che i chitarristi di stampo classico sono totalmente incapaci di improvvisare, ancor peggio replicano roboticamente al 100% qualunque nota di qualunque canzone gli venga in mente di studiare e la cosa peggiore di tipi così è che si credono comunque migliori di te perché FANNO CONSERVATORIO mentre tu sei uno sfigatello che fa finta di rockeggiare in camera sua, idem per MOLTI jazzisti che si credono esseri divini e intoccabili e magari hanno un gusto nell'improvvisazione da vomito
ps. avere l'orecchio assoluto è questione di allenamento, non è una dote innata. -
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certo che l'orecchio assoluto è una dote innata nubbaio, è un tratto con una sequenza genetica conosciuta. . -
XellØs.
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dici? boh forse hai ragione, ma non ho mai letto della certezza assoluta di questa cosa... è comunque vero che esistono metodi molto efficaci per svilupparlo in breve tempo . -
.certo che l'orecchio assoluto è una dote innata nubbaio, è un tratto con una sequenza genetica conosciuta.
ho cercato su internet e non ho trovato niente del genere comunque.... -
utente MINKIA #miles davis.
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sì chiaramente l'elemento principale per suonare bene e fare bella musica è il buon gusto e una mentalità aperta, e quello prescinde dal fatto che si studi o no la conoscenza della teoria e quant'altro aiuta a sapere bene con certezza cosa si va a fare, ma la storia della musica è piena di gente che non ha studiato ma aveva / ha un grande orecchio naturale.
comunque sì, l'orecchio assoluto è una dote genetica! semplicemente becchi al volo le note senza avere nemmeno un punto di riferimento e quello o ce l'hai o non ce l'hai (sigh). quello che si può sviluppare è l'orecchio relativo, l'abilità di riconoscere le note in base agli intervalli, quindi con un punto di riferimento. -
.ho cercato su internet e non ho trovato niente del genere comunque...
Nature vs. nurture
Based the absolute pitch survey and auditory test data we have collected to date, we learned that the majority of individuals with absolute pitch began formal musical training before age 7. This finding supports the hypothesis that early musical training may be necessary for the development of absolute pitch. However, early musical training alone is not sufficient for development of absolute pitch, because many individuals with musical training initiated before age 7 do not possess absolute pitch.
We also observed that absolute pitch aggregates in families, indicating a role for genetic components in its development. Indeed we found that a sibling (with early musical training) of an absolute pitch possessor is about 15 times more likely to possess absolute pitch than is another individual with early musical training but with no family history of absolute pitch.
Together, these observations implicate a genetic predisposition to the development of absolute pitch, which, when coupled with an environmental stimulus such as early musical training, can give rise to the perceptual trait. The development of our pitch-naming test and these initial results were reported in two papers in the American Journal of Human Genetics (1998 and 2000).
These findings encouraged us to develop the project further and to establish an efficient mechanism for recruiting additional subjects and their families into a genetic study. We have now employed our website to recruit thousands of individuals, both absolute pitch and non-absolute pitch possessors, into our study.
http://perfectpitch.ucsf.edu/study/. -
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gf tu hai detto una cosa molto più precisa, che è un tratto con una sequenza genetica nota... . -
utente MINKIA #miles davis.
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nelle ultime settimane mewtwo sta tornando ad essere troll come nel 2009 . -
.gf tu hai detto una cosa molto più precisa, che è un tratto con una sequenza genetica nota...
dalla stessa fonte di prima
Genetic linkage
The first step in discovering genes that enable the development of absolute pitch is to pinpoint the regions of the human genome that contain them. With generous contributions from 73 families, we have made significant inroads on the path to discovery. We performed a “genome-wide” genotyping and linkage analysis on the DNA collected from a total of 281 participating family members. The majority of these families (45) self-identified as being of mixed European, non-Ashkenazi ancestry, and the data from this subset of participants clearly indicated a region on chromosome 8 (8q24.21) with linkage to absolute pitch. Three other regions of the human genome, 7q22.3, 8q21.11, and 9p21.3, also showed suggestive linkage in these 45 families, implicating more than one gene responsible for absolute pitch.
The study also involved 19 families of East Asian ancestry, in which the linkage peak of 7q22.3 was additionally apparent. Interestingly, the 8 participating families of Ashkenazi Jewish origin showed no evidence for linkage at any of the four regions, showing the need for further augmentation of participants of this ancestral origin.
All of these findings on genetic linkage have been published in the American Journal for Human Genetics – click here for the article..