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mi avete fatto venire voglia di scrivere una fanfic. già. se fa schifo ditelo subito che non vado avanti, posto il prologo e il primo capitoletto.
PROLOGO: Siamo in un’altra dimensione, un altro mondo, un’altra epoca. Diciamo pure che siamo nell’anno 2011 P.A. Duemila anni fa Arceus ha creato il mondo dei Pokèmon, e sebbene non venga adorato dagli uomini è stata scelta una certa data, il 25 dicembre 0 P.A. come giorno della sua venuta. Ma non dilunghiamoci in chiacchiere. Stiamo parlando di un mondo come il nostro, dove la gente lavora, mangia, dorme, si innamora, vive, muore. Però non è proprio identico al nostro proprio perché accanto agli uomini da sempre vivono i Pokèmon, creature incredibili, dotate di immensi poteri ma di indole sostanzialmente docile (a parte pochi casi, di cui parleremo più avanti). Inizialmente pokèmon e umani vivevano in armonia, ma come tutte le cose belle, questa fase magica ha avuto una fine precoce… Nel 1492 P.A. un uomo, tale Cristoforo Palombo, ha creato uno strumento potentissimo: la Pokèball. Questo strumento permetteva all’uomo di catturare qualsiasi pokèmon (o quasi…) e di controllarne il potere, ovviamente dopo aver acquisito una certa esperienza. Nel 1798 è stata istituita una Lega Pokèmon, dove i migliori “allenatori” di pokèmon tuttora si sfidano cercando di dimostrare che la propria squadra (“team”, per i più esperti) è la più forte di tutte. Ma non voglio tediarvi, e così vi dirò solo che gli ultimi campioni sono stati Green_Flash nel 2007, Carlito nel 2008, Silver Trainer nel 2009 e Zetsu nel 2010. Tutti loro sono membri del leggendario Orpo Team, fondato nel lontanissimo 1915 per raccogliere i più abili battler di tutti i tempi. E finora, possiamo dirlo, è riuscito nel suo intento: non c’è stato un solo vincitore della Lega Pokèmon annuale che non sia stato membro dell’OT. Tuttavia, e qui comincia la nostra storia, è piuttosto normale che nel mondo delle persone vogliano spodestarli. In particolare, un ragazzino che chiameremo Hyper-Red, si sveglia un freddo mattino d’inverno, il 28 gennaio 2011 P.A. e decide di voler cominciare un viaggio verso la Lega Pokèmon. Non è solo un viaggio nel vero senso della parola (la Lega è situata nei monti dell’Altopiano Blu, e la distanza da casa sua possiamo paragonarla alla distanza che c’è tra Roma e Tokyo), ma sarà per lui un viaggio spirituale e incredibile, un viaggio dove sarà costretto a fare delle scelte fantastiche e terribili e a incontrare persone crudeli e nobili, il tutto senza mai perdere di vista il suo obiettivo: spodestare Zetsu e diventare il nuovo campione di Pokèmon.
CAPITOLO 1 – INIZIA IL VIAGGIO
Bagliore. Strizzo gli occhi cercando di allontanarlo. Luce. Ok, ho capito, ho dimenticato di chiudere la porta: è sicuramente l’acquario dei Chinchou dell’altra stanza. Stupidi pokèmon. Mi alzo, piscio e torno a dormire. Apro gli occhi e vedo che la luce proviene dalla finestra. Un caleidoscopio di colori investe la coperta fantasia del mio lettino sbilenco. Guardo l’orologio appeso al muro. Cazzo, già le 8:30. Dovevo svegliarmi per allenarmi almeno un’ora fa. Sposto le coperte e sento il freddo pungente di gennaio che si insinua nelle mie ossa. Odio il freddo. Quando mai sono venuto a Milanopoli per catturare i Magneton delle centrali nucleari… E ci fossi almeno riuscito! Vabbeh, tanto è un pokèmon di merda, lo sanno tutti e lo dice anche Zetsu. Zetsu… Mi giro e guardo la foto del mio “idolo” che ho appesa al muro proprio sopra testa del letto. L’anno scorso un allenatore da poco entrato nell’Orpo Team è riuscito a sbaragliare centinaia di battler fortissimi provenienti da tutto il mondo e a conquistarsi il titolo di Campione della Lega Pokèmon del 2010. Il suo nome era Zetsu, ma io ne seguivo le mosse già da molto prima, solo Arceus sa quanti suoi incontri ho seguito in televisione. Ricordo ancora la fantastica vittoria contro Seymour Sigma, uno dei battler più temuti di sempre, a un torneo internazionale di qualche mese fa. E come non parlare di quando sconfisse addirittura Green_Flash, forse il più grande allenatore di tutti i tempi! Quanto vorrei trovarmi di fronte a lui, faccia a faccia, in una competizione come il campionato della Lega Pokèmon annuale! Bah, meglio non sognare troppo. Ho solo 16 anni, nessun lavoro, neanche un soldo, i miei genitori se ne sono andati di casa tempo fa (mio padre lavora attualmente proprio all’Altopiano Blu, ma è un semplice impiegato e non può nemmeno raccomandarmi, mentre mia madre è a Sharmopoli in viaggio d’affari… che, pensavate fossero morti?) e inoltre… Inoltre cosa? Non c’è più niente che mi tenga ancorato a questa casa. Tranne forse la consapevolezza che vicino a me c’è il grande Green Blade! Siamo amici da moltissimo tempo, e abbiamo addirittura fondato un team, il Team Overload, che si propone di battere l’Orpo Team un giorno! Ma a chi voglio darla a bere… Mi vesto in fretta e furia, prendo la cintura delle Pokèball ed esco di casa. Fa così freddo che mi sorprende di non vedere i Walrein a crogiolarsi all’angolo della strada, però almeno c’è il sole. Neanche tre passi e mi squilla il Pokègear. Chi diavolo è a quest’ora? Neanche GB mi chiama prima delle 10, quello dorme sempre e infatti l’hai mai visto prendere un Magikarp? Absol. Altro membro del mio team, mi ero dimenticato di parlarvene… Niente da dire comunque, un bravo allenatore con sempre grandi idee per i team (e un grande ego da sfamare). Chissà che vuole… rispondo: -Absol? -ciao Hypa, come va? -bene, bene… stavo andando al campetto ad allenarmi un po’ coi miei pokè, ti va di… -senti big H, notizia fenomenale! Mio padre ha deciso che sono abbastanza grande e bravo coi pokè da tentare la fortuna… mi ha dato un bel gruzzoletto, oggi pomeriggio parto per l’Altopiano! -ma smettila… -non ci credi? Ci crederai fra poco. Due minuti e sono al campetto. Continuo a camminare verso il campetto, nostro abituale luogo di ritrovo per allenarci e fare qualche battle di pokèmon. È piuttosto comodo, vicino c’è un Pcenter e poi giusto sopra ci abita un vecchietto simpaticissimo (se non fosse che mi picchia sempre col suo bastone da passeggio quando sbaglio attacco, e sorvolando sul fatto che mi odia) di nome Abry. Tra l’altro fu membro dell’Orpo Team (e lo è ancora, che diamine, fino alla morte), ma non battla più da tempo e si diletta solo a insegnare a noi niubbazzi qualche rudimento di competitività. Eccomi, sono arrivato, ed Absol è già lì sulla panchina che mi aspetta, col suo sorriso a 54 denti… è definitivamente vero che partirà, non l’ho mai visto così felice… Beato lui cazzo! -allora Hyper, andiamo? Non ce la faccio ad aspettare oggi pomeriggio. -ma dove vuoi andare? Già a mangiare? Sono le 9 adesso! -ma smettila scemo, partiamo per la lega! Non sto più nella pelle. Mi metto la mano in tasca e ne tiro fuori 10 euro: -con questi devo farmici la giornata Absol, non scherziamo. -ma ce li ho io i soldi cretino! Sai che mio padre è un dirigente della Silph Co, guadagna quanto tu manco in una vita in un mese, e poi mi ha dato i soldi per portarci anche 2 amici! Ok ti sembrerà generoso, ma vedrai che se uno di noi tre vince qualcosa ne vorrà almeno il 50%, e fidati che se lui scommette su questo, vuol dire che abbiamo buone possibilità! -non so Absol, mi sembra un po’ affrettato… cioè ok è il mio sogno ma… -niente ma! Partiamo subito, chiama GB! Il treno parte alle 10 da Milanopoli per Berlinopoli, prima tappa del viaggio… ma ci pensi che figata?!?! Per prima cosa catturiamo un po’ di sgravoni, poi li alleniamo con caramelle rare a palate… -il solito cheappone! E va bene mi hai convinto… mando un sms a GB e ci becchiamo fra 30 minuti esatti alla stazione. Vado a casa a preparare la valigia… ma non è che è una presa per il culo eh? Perché altrimenti il mio charizard… -ma ce la fai? Muoviti piuttosto, che il treno ci aspetta.
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