| anticamente i team di rse erano suddivisi in due tipologie: tipo A) accozzaglie sgangherate di cber, boosting sweeper e pokémon underused, a volte assieme a blissey o simili. tipo B) team solidi composti da pokemon difensivi.
come si evince dalla breve descrizione delle due tipologie, c'era una certa disparità tra i due negli scopi e nella winrate; il tipo A) possedeva ben poco di entrambe le caratteristiche.
nel 2006, il giovanissimo (pressoché neonato) me aveva stabilito che voleva essere riconosciuto come un giocatore creativo ed un giocatore offensivo. quello che faceva un giocatore offensivo nel 2006 nel panorama di competitive pokemon internazionale era costruire accozzaglie del tipo A), ma siccome la regola del counter system era già ben nota il giocatore svolgeva la sua attività rispettando una threat list. in pratica, il giocatore offensivo copriva la threat list usando il più possibile pokémon offensivi, in uno sforzo di elasticità mentale estremo più offensivo il giocatore più pokémon offensivi c'erano nel team. adesso non saprei dove andare a recuperare roba così vecchia, i forum antichi sono morti, ho vaghi ricordi di cose tipo clefable + heracross sleep talker.
una volta che eri diventato bravo a costruire questi tipi di team (cioè se coprivi la threat list con pokemon subottimali allo scopo di coprire la threat list), che da ora chiameremo team offensivi, potevi vincere contro la tipologia B), se l'user dei team di tipologia B), che da ora in avanti chiameremo stall team, era particolarmente rincoglionito (come lo erano tutti, in quell'epoca), o comunque non aveva coperto la sua threat list particolarmente bene (dato che rischiava di trovarsi contro sei pokémon offensivi, di cui la metà uubl, ci stava che qualcosa scappasse e che il team gli venisse sweepato da gligar o misdreavus).
poi, uscì un'idea. non era un'idea con una vera forma, era più qualcosa di misterioso che aleggiava nell'aria. quel volpone di bekins, già vecchio all'epoca, indisse il primo galà del team building, e nelle regole affermò che avrebbe premiato in particolare "la strategia", poi copertura dei threat, originalità e presentazione, a scalare. e tutti noi piccoli bambini del cazzo lì ad annuire, sì, certo, la strategia, sicuro, chi non ha una strategia quando builda. c'era cercatesori che lì lì, un po' in imbarazzo, afferrava una mela e la sgranocchiava dicendo: "mmm! buona questa strategia!". altri che esibivano la loro strategia con orgoglio, come il bambino che caca per la prima volta nel vasetto di plastica esibisce fiero ai genitori la sua creazione, e più o meno si stava su quel livello. bekins aveva capito qualcosa, ma non l'aveva ancora definita a pieno, probabilmente ci stava pensando da tempo e voleva costruirci qualcosa sopra lui stesso, e sfruttava il galà come occasione per trarre qualche ispirazione.
il galà passò, ma intanto io ruminavo. possa mai essere che in pokémon, oltre alla threat list, oltre a fare la predict sborona che ti ribalta il game e su cui ti seghi per i tre giorni a venire, esista qualcos'altro? possa mai essere che i team possano includere già in fase di building un livello di complessità in più, un'indicazione, una chiave, un seme per come devono essere giocati? può qualcosa di etereo come la strategia, l'informazione, essere concretizzata in forma di sei pokémon? e si può fare una cosa del genere mantenendo ciò che sappiamo del counter system?
la risposta al mio ruminare arrivò con questo team, perché io dentro ci avevo messo proprio tutto: c'era il bating, c'era il trapping, c'era l'offensiva, c'erano più modi di chiudere in base a cosa succedeva nella partita, c'erano risposte agli switch e, dopo svariati giorni a pensare a come chiudere, arrivò l'idea di steelix che completava anche il countering -- e lo completava mantenendo una explosion, che era estremamente utile, perché morto swampert aerodactyl sweepava! ero commosso per il miracolo. tornava tutto. la strategia era una cosa che poteva funzionare. il team era così buono da convincere anche i critici più duri ben sette anni dopo, e la funzionalità e l'immediatezza del tutto le prova il fatto che i replay dei vincitori delle swc di pochi anni fa contengono la stessa core di trapper e sweeper.
ma la strategia era un miracolo che poteva capitare una sola volta? quello era l'unico strategy team che si potesse buildare, che io avrei mai buildato? esistevano altre combinazioni di sei membri che lavorassero insieme per uno stesso scopo? se sì, i trapper erano necessari?
il periodo che è seguito è stato un periodo in cui si è sviluppata tanto la strategia quanto il linguaggio per parlare di strategia. dominiamo pienamente qualcosa solo una volta che abbiamo le parole per riferirci a quel qualcosa, e quindi dovevano venire fuori tutti i termini cruciali; già ce n'erano tanti in questo gioco, come tss, sweeper, trapper o pseudo hazing, ma ci serviva anche bait (anche se a quei tempi dicevamo "lurer", ma solo gli antichi se ne ricorderanno), punizione, ci servivano termini per parlare del tempo della partita, della consequenzialità delle azioni.
c'è ancora una parola importante che manca per parlare di teambuilding, e quella parola è switchback. questa parola ha latitato ad arrivare perché viene dal mondo del mindgame e della prediction, più che da quello del teambuilding, anche se buildare sugli switchback che si possono fare è una strategia potentissima. la parola switchback è arrivata dai gsc forum di smogon attorno al 2011, ma in questa guida (nella parte sotto spoiler, che è del 2009, e che andrebbe letta per prima) avevo già descritto perfettamente gli switchback (più che altro, le serie di switchback) e come si usano, con il nome di prediction chain. ma il nome non ha preso piede, e così è stato trascurato. quella guida del 2009 rimane comunque come testimonianza importante di cosa allora sapevamo dei mindgame in questo gioco, ed è importante, perché esplora l'evoluzione del metagame non solo sotto l'aspetto del teambuilding, ma anche di quello che abbiamo imparato a fare nelle battle, e di come abbiamo trovato le parole per descriverlo, rispetto ad un periodo precedente in cui si diceva che la prediction non si poteva descrivere; e invece è una serie di aspetti estremamente razionali, basati sul contare le probabilità e soprattutto sul PERCEPIRE L'ODORE DELLA PAURA e lo sfruttare le debolezze della fragile mente umana.
il metagame si è evoluto anche attraverso questo, attraverso il miglioramento dei giocatori, della loro consapevolezza del gioco, ed anche attravero il prendere termini da un linguaggio collegato -- ma distante, come quello della prediction -- ed importarli nel teambuilding. che è un po' quello che capita quando un gruppo di disagiati, davanti a ogni nuova informazione che arriva dai più svariati campi della conoscenza umana, si fa come prima domanda: "come posso applicare questa informazione al teambuilding?". |
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